Il “generatore di suoni ferroviari”

(Luigi Sandon)

 

Dal catalogo 1979

 

 

Nel catalogo novità 1975 appare un accessorio per aggiungere una “dimensione sonora” ad un tracciato. Rivarossi aveva già prodotto carrozze bagagliaio (e l’automotrice TEE) che potevano emettere un fischio tramite una leva attivata dal binario speciale 3108, questo accessorio tenta di andare oltre.

Si tratta del “Generatore di suoni ferroviari”, dispositivo che oggi appare un po’ ingenuo. È una scatola grigia, un po’ più piccola di un trasformatore 4002, nella parte superiore una griglia protegge un altoparlante, nella parte inferiore di sono due manopole, tra di esse un pulsante rosso. La manopola di sinistra controlla il volume, quella destra la “velocità” del tipico rumore prodotto da una locomotiva a vapore. Si va dal lento sbuffare di una locomotiva ferma, a quello frenetico di una lanciata a tutto vapore. Il pulsante serve per emettere il fischio.

È disponibile in due versioni, una con fischio “europeo”, l’altra con fischio “americano”. Mi sono sempre chiesto quali differenze ci fossero per non avere un selettore, o pulsanti per entrambi i fischi, sullo stesso dispositivo.

 

 

Non so come siano generati i suoni, non avendo mai aperto il dispositivo, ma sono di un passabile realismo, specialmente considerando l’epoca.

Il “Generatore” è alimentato a 15V a corrente alternata, la stessa usata dal sistema di accessori Rivarossi, e va quindi collegato all’uscita di un trasformatore. Scelta curiosa, anche perché l’elettronica (è un “dispositivo elettronico a transistori”, evidenzia il catalogo) è di solito alimentata in corrente continua. Forse un modo per legarlo al “sistema Rivarossi”. Non ci sono comunque restrizioni particolari nell’uso (al contrario del passaggio a livello), ma è indicato l’assorbimento di 380mA.

 

 

Per la gioia della famiglia e dei vicini, può anche essere collegato ad un amplificatore esterno.

Il foglio di istruzioni, nella tradizione Rivarossi, indica anche quali fischi emettere, e come, in diverse situazioni.

 

Foglio istruzioni

 

Il dispositivo nella foto a catalogo, che rimarrà sempre la stessa, è diverso dal dispositivo nella foto qui proposta, che è di costruzione un poco più semplice ed economica. Non so se il modello nella foto di catalogo fosse solo un prototipo mai messo in vendita, o se sia stato modificato in seguito.

Non essendo in alcun modo accoppiato alla regolazione del trasformatore, toccava all’operatore tentare di mantenere in sincronia manualmente la velocità della vaporiera con il suono appropriato. Ovviamente la locomotiva a vapore poteva essere una sola.

 

 

Accessorio sicuramente di nicchia, appare per l’ultima volta nel catalogo 79/80.

 

Luigi Sandon

 

Accessori Ferroviari