(di Massimo Cecchetti)

Gr 880 e 875

 

Presentiamo due elaborazioni dello stesso prototipo: Le Gr.880-875, macchine diffusissime sulla rete italiana, costruite in 175 di esemplari, per il traino di treni passeggeri e merci di media composizione. Un macchina dunque perfettamente adatta ai plastici e al gusto dei fermodellisti.  Purtroppo questo modello non entrò mai in produzione a Como, preferendo Rivarossi sviluppare il progetto di una Gr 851 che apparirà sul mercato solo nel 1965.

Le due elaborazioni furono realizzate in anni differenti (1954 e 1966) da fermodellisti differenti, con scelte, materiali e gusti estremamente diversi tra loro. Invitiamo perciò i lettori a non fare inutili confronti, ma ad ammirare l'ingegno e la manualità dei due autori.

 

GR 880

fermodellista Sig. Giuseppe Orsoni – Genova

anno 1954

 

Una deliziosa realizzazione, un fermodellista colto ed abile. La motrice nasce dallo sfruttamento del “carrello motore” della L B&O (SFN 734) completato dai due assi di diametro 18 (H0: 17,36) e con l'aggiunta di un terzo asse, sempre recuperato dal catalogo. Il carrello anteriore sfrutta l'asse SFN 920, di diametro 12,5 (H0: 11) un po' troppo grande ma che non squilibra eccessivamente l'estetica della macchina. Purtroppo sono visibilissime le due grosse viti portaspazzole, ingenuità perfettamente accettata e tollerata dai fermodellisti del tempo.

Il biellismo Walschaert è ricostruito con precisione e notiamo come sia stato, con i materiali e strumenti del tempo, non certo facile raggiungere l'ottimo livello di resa e (pensiamo) di funzionamento. Bellissima la riproduzione del gancio reale di trazione. Altri accessori dal catalogo: i fanali con l'aggiunta dei maniglioni autocostruiti, (un'anteprima sulla produzione RR), respingenti, mancorrenti e relativi supporti. Ovviamente (e come capiterà spessissimo) carrozzeria e sovrastrutture sono in lamierino, materiale questo che presupponeva una notevole manualità e capacità tecnica di lavoro. La bella riproduzione del prototipo fa supporre che la costruzione del modello sia stata organizzata seguendo disegni originali o foto (ci piace pensare eseguite magari dall'autore stesso). Infine notiamo come la foto pubblicata sulla rivista sia stata fortemente ritoccata; un caso anomalo per la rivista, primo per il costo maggiore e poi per l'alterazione percettiva di dettagli modellistici quali la pompa, fischi, valvole, chiodature, rubinetteria e riflessi.

 

 

GR 875

fermodellista Sig. Lorenzo Orubolo – S. Vendemiano (TV)

anno 1966

 

Sono passati 12 anni dal modello precedente e il Catalogo Ricambi si era arricchito di una componentistica di tutto rispetto. Questa volta il fermodellista riproduce la Gr 875, macchina che genererà la 880 ed arricchirà il parco FS di macchine leggere, potenti ed elastiche. Erano state progettate per il trasporto di modesti convogli passeggeri ma, grazie alla notevole accelerazione, riducevano i tempi su percorsi dalle molte soste e partenze. Il fermodellista, questa volta dispone di (forse) telaio e ruote della Gr 625, molto simili al prototipo specie per il terzo asse accoppiato più distante degli altri due. Il carrello portante sfrutta l'asse posteriore della Gr 685, di diametro troppo grande e con esagerato numero di raggi. Ma per il resto il modello è perfettamente equilibrato, armonioso e deliziosamente simile all'originale. Le note di Alessandro Rossi ci indicano come “originali RR” motore, assi, componentistica del biellismo, prese di corrente, fanali (qui nella versione con maniglia in plastica), mancorrenti e supporti. La carrozzeria è in lamierino, realizzata con estrema cura e competenza ferroviaria. Secondo la moda del tempo mancorrenti e supporti sono mantenuti cromati per impreziosire il modello, sottolineando, con una maggiore visibilità, dettagli particolarmente minuti. Il fermodellista, nelle sua note alla redazione, sottolinea come il modello lo soddisfi particolarmente per le sua capacità di traino e per l'andamento fluido e scorrevole sul plastico.

Anche qui un piccolo capolavoro. E chissà se fa ancora bella mostra di sé in qualche vetrina! 

 

Diamoci da fare