Il carro P trasporto birra

 di  Alberto Fontana

 

 

Parlando di vagoni merci, uno dei cavalli di battaglia della Lima è da sempre stato il carro “P” a due assi, il pianale per eccellenza della Casa vicentina.

Sin dagli anni settanta, è stato commercializzato sia vuoto, sia con i carichi più disparati: tubi, casse mobili refrigerate, botti per trasporto vino, rotoli di lamiera e contenitori per trasporto birra. In particolare, è sempre stata quest’ultima variante a colpire il mio interesse, non foss’altro che per le molteplici livree in cui questo carro è stato proposto.

 

 

I carri reali

 

In epoca passata, quasi tutte le tipologie di merce viaggiavano per ferrovia. Anche la birra non faceva eccezione. E proprio per far pervenire ai centri di imbottigliamento la succulenta bevanda, le industrie di produzione utilizzavano versatili fusti mobili, che potevano agevolmente essere caricati su autocarri o, per l’appunto, carri ferroviari.

Purtroppo non esiste una grande iconografia in proposito ma alcuni fotogrammi tratti da documentari d’epoca ci offrono un assaggio di come avveniva questo tipo di trasporto.

 

 

In particolare questi contenitori avevano, integrati nella struttura metallica, quattro occhielli per il loro sollevamento e due tubi disposti orizzontalmente (uno per lato) entro i quali passavano le catene per l’ormeggio sui carri merci o sui pianali degli autocarri. Quest’ultimo particolare risulta purtroppo solo accennato nei modelli lima, mentre le catene sono state completamente omesse, anche in virtù della destinazione giocattolesca del carro.

 

 

 

 

I modelli standard

 

Come detto poc’anzi, questo simpatico carro merci non risulta essere il frutto della fantasia di un’industria di giocattoli ma basato su una tipologia di veicoli che ha effettivamente avuto riscontro nel panorama ferroviario italiano.

Purtroppo, la realizzazione del carro merci conteneva una serie di approssimazioni rispetto al carro P che realmente in circolazione. Al contrario, i contenitori erano sostanzialmente corretti, forse leggermente generosi nelle dimensioni ma di buona resa estetica. Era infatti regolarmente presente (e ben riprodotto) anche il portello a forma triangolare che al vero proteggeva le valvole ed i relativi bocchettoni per il carico e lo scarico del liquido trasportato (con tanto di cerniere e maniglia stampate)

Chiaramente, essendo un veicolo adatto ad un pubblico giovane, doveva necessariamente rivestire livree sgargianti ed accattivanti (quasi tutte di fantasia), aspetto in cui la Lima era maestra; come non ricordare le riproduzioni delle classiche carrozze FS di prima generazione che, negli anni, avevano assunto le improbabili colorazioni proprie di gran parte delle amministrazioni ferroviarie europee?

 

A proposito di livree, l’unica ad aver avuto riscontro con il reale, era quella con le insegne della “Birra Forst – Merano” (apparsa fugacemente a catalogo all’inizio degli anni 2000).

Non risulta invece sia mai stata applicata quella della "Birra Dreher – Trieste”, che pure trasportava il proprio prodotto su carri ferroviari.

 

Entrando nel dettaglio della riproduzione Lima, possiamo subito osservare che, per quasi tutte le colorazioni, sono state realizzate due varianti di forma dei contenitori. La prima, più aderente alla realtà, aveva i montanti strutturali con i fori per il sollevamento dei contenitori. La seconda variante costituiva quella “economica”: qui al posto dei fori troviamo delle bugne a rilievo.

 

 

 

Ulteriori differenze riscontrabili tra i vari modelli riguardavano:

 

1- La diposizione, la varietà e l’ampiezza delle fasce di colore, a parità di marca di birra.

 

 

2 – La base di contenitori (con “zampe” d’appoggio esterne oppure senza)

 

 

3 - La ringhiera del terrazzino (in plastica oppure in lamierino, secondo quanto già osservato sui carri serbatoio)

 

 

4 – Il carattere della marcatura del carro, (più esile sulle vecchie produzioni, quasi in grassetto nelle ultime serie).

 

 

 

I modelli speciali

 

Nel catalogo “novità 2002” fa la sua effimera comparsa l’articolo L600811, un cofanetto contenente, insieme al carro merci con contenitori, una motrice stradale FIAT a tre assi ed un carrello stradale, entrambi adattati attingendo dagli storici accessori da anni prodotti dalla Casa vicentina. Il logotipo della birra Forst di foggia moderna (assai ben tampografato) non era mai stato utilizzato in precedenza.

Purtroppo, nel catalogo dell’anno successivo, già non si aveva più traccia di questo bel  complesso.

 

 

 

ll carro con le insegne della Birra WATNEYS è stato riprodotto per un lunghissimo arco temporale, sempre con le insegne delle ferrovie inglesi BR

Per qualche ragione che non ci è data di sapere, forse una svista produttiva, o più probabilmente a causa di una mancanza momentanea di scorte a magazzino, questo carro è stato prodotto anche con la marcatura FS Italia.

La rarità con cui capita di incappare in questi carri “anomali” lascia presupporre ad una tiratura molto limitata.