Il "meccano" di Rivarossi
(di Giorgio Giuliani)
Il Meccano di Frank Hornby Il Meccano è uno dei giochi di costruzioni più famosi al mondo, fu inventato e brevettato nel 1901 come giocattolo educativo chiamato “Improvements in Toy or Educational Devices for Children and Young People" e pubblicizzato col motto "Mechanics Made Easy” dall'inglese Frank Hornby (ma chi si rivede!), nel 1907 nacque la Meccano Ltd.
Il successo fu enorme e molte ditte ne proposero copie o imitazioni.
Anche la tedesca Trix ancora prima che realizzare trenini produceva meccano.
E la slovena Mehano deve il suo nome proprio alla sua primissima produzione che guarda caso era un meccano
Ma le ditte che presero spunto dal Meccano di Hornby furono veramente innumerevoli.
Rivarossi e il meccano Anche la nostra Rivarossi agli esordi produsse confezioni di "costruzioni meccaniche in miniatura" di questo tipo.
Immagine tratta dal catalogo per la mostra per i cinquant'anni di rivarossi.
Grazie all'amico Luciano, che è riuscito a "ritrovare" un ormai rarissimo meccano Rivarossi, ne approfittiamo per parlarne un po'.
Purtoppo la scatola non è originale, ma sul libretto allegato è scritto "Rivarossi - Officine Miniature Elettroferroviarie - Soc. Acc. A. Riva A. Rossi & C. - Albese con Cassano (Como)". Quindi può essere datato al 1946 in quanto la Rivarossi nasce il 31 ottobre 1945 e Antonio Riva esce dalla ditta il 24 ottobre 1946, considerando un minimo di progettazione e preparazione per stampi e attrezzature, la produzione e la vendita deve essere iniziata nel solo 1946. Sui cataloghi Rivarossi il "meccano" non compare mai, ma dal libretto allegato possiamo vedere che ne producevano quattro scatole complete e tre complementari differenti per la quantità di pezzi contenuti. Grande innovazione c'era anche una scatola speciale con un motorino elettrico.
I pezzi metallici non erano marcati, ma ruote in bachelite sì.
Era presente anche un apposito cacciavite con manico in bachelite, anche questo realizzato da Rivarossi. Il libretto mostra numerosi esempi di possibili realizzazioni.
Grazie a Stefano Fivizzoli abbiamo la possibilità di vedere ben due confezioni praticamente nuove
I pezzi sono ancora legati alla confezione. Sono dotate del libretto illustrato.
Oltre al cacciavite col manico in bachelite è presente anche una chiave inglese.
Devo rilevare che il Meccano è veramente geniale: da pezzi semplicissimi, come evidente dalle immagini, si riescono a ottenere oggetti anche piuttosto complessi e affascinanti. Sicuramente era un giocattolo che per essere "tecnologico" era estremamente semplice da produrre e anche per questo Alessandro Rossi lo mise in cantiere: per avere un giocattolo scientifico di facile progettazione da affiancare alla nascente produzione di treni elettrici. Nell'Italia dell'immediato dopoguerra, per chi poteva permetterselo, doveva essere un bell'oggetto da donare a un bambino. Presumo però che a livello europeo il mercato fosse inflazionato da produttori di queste costruzioni meccaniche e che col riprendere delle relazioni commerciali internazionali, questo prodotto non fosse più così remunerativo e probabilmente per questo venne abbandonato da Rivarossi. Poi sappiamo bene che l'obbiettivo di Alessandro Rossi era fare treni elettrici! Questo era solo un "contorno", tanto che anche nella presentazione del prodotto sono citate le "nostre ferrovie in miniatura scartamento 00" e la possibilità di realizzare gru e ponti come complemento di impianti ferroviari in miniatura, mentre sui cataloghi RR compaiono solo treni e binari, mai il meccano. In conclusione devo rilevare che l'influenza di Frank Hornby su Alessanro Rossi è stata anche maggiore di quanto pensavo: Meccano erano i treni a molla con cui giocava Rossi da bambino che gli fecero nascere la passione per il trenino, Meccano le riviste tecniche della sua infanzia che ispirarono la nascita di H0Rivarossi, e anche i primo prodotto di Rivarossi, complementare al treno, era ispirato dall'opera di Frank Hornby. Forse era destino che Rivarossi venisse acquisita dalla Hornby stessa!? |