I Plastici originali di Rivarossi
(Massimo Cecchetti)
DUE PICCOLI PLASTICI Il titolo di questa pagina vuole raggruppare due veramente piccoli plastici, apparsi nella pubblicazione "20 plastici Rivarossi" - Briano Editore Genova - 1965. Li accomuna il loro tracciato (un semplice anello con stazione di incrocio), alcuni tronchini, la totale mancanza di rilievi montuosi. Tutti illustrano i prodotti rivarossi agli inizi degli anni '60, nel momento di massimo fulgore ed espansione aziendale. Possiamo immaginare che fossero stati presenti alle manifestazioni fieristiche, prima fra tutte la Campionaria di Milano, assieme a qualche altro plastico di maggiore effetto e dimensioni. Tuttavia non abbiamo nessuna conferma in merito e manca anche un minimo di materiale iconografico, abitualmente rintracciabile in cataloghi e pubblicazioni aziendali.
PLASTICO DELLE QUATTRO SERRE L'unica foto del plastico appare alla pag.16 dell'edizione di Briano. Interessante il posizionamento obliquo del plastico, rispetto al piano di appoggio, che dona leggerezza e spaziositą al pur piccolo impianto. Bellissima l'area tra stazione e scalo merci che grazie a Dubino, Olgiate Calco, al serbatoio d'acqua e ad alcune automobili, restituiscono pienamente il notevole sapore ferroviario che Rivarossi sapeva perfettamente riprodurre nei suoi modelli. Sul plastico č presente anche un PL che interseca il tratto rettilineo tra le due controcurve del plastico. Sul prato, in lontananza, mi sembra di scorgere una "stalla con fienile" Modital - S038 - ufficialmente fuori produzione dal 1959-60.
la complessiva del plastico. In alto a dx si notano le tre scatolette di comando PB1 ma manca l'unico alimentatore dell'impianto.
un primopiano, purtroppo non molto chiaro, ricavato dalla foto precedente. L'atmosfera ferroviaria č perfetta e dona una grande dignitą fermodellistica al piccolo plastico.
PLASTICO DEI TRE TRONCHINI Anche qui non molto da dire, ma molto da osservare. Il plastico ad anello (210x110 cm), anche qui posizionato obliquo rispetto al piano del tavolo, si presenta con una S. Nazario completa di banchine, gabinetti e piccolo magazzino. Il piano stazione č completato dal serbatoio acqua e dal posto di blocco, sproporzionato rispetto ai pochi scambi da controllare. Sul tratto rettilineo il passaggio a livello e, poco dopo, lo scambio che in deviata conduce allo scalo merci. Dotato di due tronchini, sganciatori magnetici e del sempre bellissimo scalo merci, riesce a ricostruire un notevole effetto ferroviario come a dare ricovero ad un pņ di carri merce.
nessuna galleria, nessuna livelletta, nessuna trincea! Il treno scorre totalmente alla vista del pubblico e dell'operatore. Non erano previsti grandi movimenti di convogli. Per manovrare allo scalo merci (che mi pare montato su una banchina autocostruita), occorreva ricoverare il treno in transito sul raddoppio della stazione. Il piano centrale del plastico č ben rifornito di ville ed abitazioni Faller, a ricostruire un piccolo centro residenziale. Anche qui assenti i due alimentatori (come visibile dai cavetti); al loro posto un bigliettino, fissato con puntine, avverte l'operatore di chissą che cosa... Interessante la soluzione di posizionare il quadro comandi quasi a ridosso delle banchine.. un punto di congiunzione tra realtą e finzione ferroviaria. foto: tretronc2.jpg |