Evoluzione della Locomotiva Elettrica FS E 626
di Andrea F. Ferrari
E 626 RIVAROSSI La storia delle e626 Rivarossi nasce già nel lontano 1946, quando in catalogo era presente solamente il modello della F.N.M. 2002 ma allo stesso tempo erano in progettazione ed ultimazione i modelli Le626, An1 e LB&O. La e626 sarà una locomotiva tra le più vendute da RR nel suo primo decennio di attività…e proprio il dato temporale molto arretrato in cui si colloca (produzione semi-artigianale) e le sue caratteristiche di forte “malleabilità” strutturale, dimostrano come questo modello sia stato quello che ha subito più variazioni sia in che ex fabbrica. Infatti, la fisionomia della e626 RR, seppur divisa in due diverse generazioni il cui spartiacque coincide con il 1949-50, rimane pressoché invariata in tutti i quattordici anni di vita. Questa caratteristica, unita appunto alla struttura del locomotore divisa in tanti pezzi sciolti da assemblare, hanno reso possibile un elevato grado di intercambiabilità tra le parti con cui “costruire” il modello. Fatto, questo, di cui non solo la fabbrica ha usufruito, per ovviare spesso e volentieri ad un sovrannumero in magazzino di pezzi “vecchi – ma non per questo inservibili” da esaurire, ma di cui si sono serviti anche e soprattutto i modellisti in questi sessant’anni per abbellire – manipolare – accomodare le proprie e626. A ciò si aggiungano gli esemplari “concepiti” tra le mura domestiche di casa per mezzo delle versioni in Kit, di grande successo con cui ognuno si sentiva un operaio Rivarossiano. La e626 dunque risulta uno dei, se non IL, modello più elaborato e ricco di varianti della vecchia produzione RR, superiore anche alle e424, poiché copre un arco temporale dove in RR si sperimentarono e vennero superate, perfezionate, cambiate molte scelte sia estetiche che di funzionamento. Il modello venne commercializzato in tutte le Serie di mercato, ognuna con una sua particolare caratteristica. A ciò bisogna aggiungere poi le svariate varianti proposte in una stessa Serie (questo soprattutto nei lontani anni ’40 quando ancora non si distinguevano nettamente Serie come Ec. – St – St48) e in ultimo, ma non meno importante, le versioni per i Mercati Esteri – ovvero un’esplosione di colori ! Parlando in generale, la e626 subì, come si accennava, una revisione generale a livello di dettaglio – NON di struttura – intorno al 1950, anno in cui vennero presentate le Serie Colorate e in cui il catalogo generale si arricchì di non pochi modelli. Si parla appunto di 2° Generazione dal 1950 al 1959; nove anni in cui il modello, proposto in tutte le Serie commercializzate per rotabili (Serie Blu – Rossa – Verde – SM), non subì più alcun importante cambiamento nelle caratteristiche delle parti che lo componevano. Ex adverso, proprio il gran n° dei componenti permisero una continua evoluzione e rinnovamento della locomotiva – sia a livello meccanico chiaramente – ma soprattutto a livello estetico. Le variazioni di colorazione, il cambiamento di pantografi e la diversa disposizione dei corrimano sono i caratteri principali per cui differenziare le e626 RR…e checché se ne pensi, le combinazioni possibili sono innumerevoli. Dunque rimane “solamente” uno il vero problema in una catalogazione dei modelli: distinguere le Varianti Originali da quelle Elaborate. Ripeto, poca cosa… Di seguito un breve e schematico riassunto della storia evolutiva del locomotore
1° Generazione (1947-1949) Mercato Italiano 1946 – Prototipo – scelta strutturale abbandonata e perfezionata (“La Rivista del Giocattolo” – Settembre 1946)
1947 – Le626 – Serie Normale AC 2 (o 3) rotaie – pantografi primordiali rossi, in bachelite non verniciata beige, tetto grigio e serbatoi rossi, telaio bruno, carrelli in bruno con balestre rifinite in rosso, panconi frontali con targa rossa senza decals, fanali non funzionanti colorati in giallo, respingenti nichelati molleggiati, parti metalliche in ottone, presine laterali, ruote rosse in bachelite a vela piena, zavorre a croce nei carrelli
1947-49 – Le626 Ec. / St. – Serie Economica / Standard AC a 2 (o 3) rotaie – idem ma versione semplificata, senza rifiniture, tetto metallizzato (o grigio), senza illuminazione (fanali chiusi non colorati), respingenti nichelati fissi, con o senza inversore automatico di marcia (su richiesta), pantografi fissi senza commutatore linea aerea, ruote rosse in bachelite a vela piena Venduta singolarmente (Le626 EC.) o in Set (I 626 m St)
1948 – Le626 – Serie Normale AC 3 rotaie – pantografi primordiali nichelati, in bachelite beige o verde, tetto metallizzato (o grigio) e serbatoi rossi, carrelli rifiniti in rosso, panconi frontali rossi senza decals, illuminazione frontale funzionante, respingenti nichelati molleggiati, parti metalliche nichelate, ruote nere metalliche a vela piena
1948-49 – Le626 St48 – Serie Standard48 CC 2 rotaie – idem in CC, in bachelite beige o verde, pantografi funzionanti o fissi a scelta, senza rifiniture nei carrelli, senza illuminazione, respingenti fissi, ruote nere metalliche a vela piena N.M.R.A., senza zavorre nei carrelli Versioni del 1949 con targhe arancioni e decals (vedi foto)
1948-49 – SM 626 – Serie in kit CC 2 rotaie – idem Serie St48, come sopra
1949 – Le626 – Serie Normale AC 3 rotaie – idem 1948, in bachelite beige, tetto metallizzato e serbatoi rossi, targhe frontali su fondo arancione con decals e n° matricola riportato, illuminazione funzionante, respingenti nichelati molleggiati, ruote nere metalliche a vela forata, pattino centrale diviso
FINE 1949 – idem come sopra, con NUOVI pantografi a ricciolo nichelati del 1° tipo (ibridi), pedanine frontali nichelate, ruote rosse metalliche a vela forata
2° Generazione (1950-1959) Nuova sovrastruttura – nuovi dettagli nella bachelite
1950 – Le626 – Serie Blu AC 3 rotaie – NUOVI pantografi a ricciolo del 2° tipo nichelati, in bachelite verniciata in beige scuro, tetto metallizzato e serbatoi sul tetto e laterali rossi, carrelli rifiniti in rosso, finestrini ciechi laterali e biella in argento, panconi frontali con decals su fondo arancione, illuminazione frontale funzionante a seconda del senso di marcia, respingenti nichelati molleggiati, pedanine frontali nichelate, corrimano laterali – NON frontali, parti metalliche nichelate, ruote rosse a vela forata 1950 – Le626/R – Serie Rossa CC 2 rotaie – idem come sopra, senza illuminazione - variante a) senza rifiniture nei carrelli, senza zavorre nei carrelli
1950-55 – SM 626 – Serie SM in kit CC 2 rotaie – idem come sopra, venduta in bachelite non verniciata, vernici acquistabili a parte. (La SM rispecchierà la Le626/R Serie Rossa nei suoi aggiornamenti durante tutti gli anni ’50, essendo proposta sempre in bachelite grezza, prima marrone poi più rossiccia)
1950-53 – I 626 / V – Serie Verde CC 2 rotaie – versione economica venduta in set, tetto metallizzato e rosso, in bachelite non verniciata marrone per i modelli più vecchi – rossiccia per le ultime versioni, senza corrimano, senza illuminazione, senza zavorre interne ed esterne, senza commutatore alimentazione, pantografi fissi, respingenti nichelati fissi - variante a) in bachelite verniciata in isabella chiaro 1951-52 – Le626 – Serie Blu AC 3 rotaie – idem come sopra
1951-52 – Le626/R – Serie Rossa CC 2 rotaie – idem (come 1950), in livrea beige più chiara, tetto metallizzato e serbatoi rossi, con corrimano frontali, targhe frontali su fondo rosso 1952-53 – Le626 – Serie Blu AC 3 rotaie – idem (come 1951-52), nuovi pantografi a ricciolo bruniti, carrelli rifiniti
1952-53 – Le626/R – Serie Rossa CC 2 rotaie – idem come sopra
1953-54-55 – Le626 – Serie Blu AC 3 rotaie – pantografi a ricciolo bruniti / neri, tetto metallizzato e serbatoi rossi, carrelli NON rifiniti, biella in argento oppure no, corrimano sempre frontali, panconi frontali con decals “e626” su fondo rosso con o senza n° di matricola, illuminazione frontale funzionante su entrambe le testate a seconda del senso di marcia, respingenti prima ancora nichelati, in seguito con corpo nero molleggiati, parti metalliche (pedanine, zavorre, carrelli) scure
1953-54-55 – Le626/R – Serie Rossa CC 2 rotaie – idem come sopra con targhe sempre con decals + n° di matricola, illuminazione su una testata
1953-54-55 – Le626/V – Serie Rossa CC 2 rotaie – Serie “Modello” – pantografi bruniti / neri, tetto tutto grigio opaco o metallizzato e rosso o grigio e rosso, carrelli non rifiniti, panconi frontali non verniciati o rossi ma sempre senza alcuna decal, con o senza corrimano ma non frontali, illuminazione solo su una testata, respingenti nichelati fissi, parti metalliche scure - variante a) tetto metallizzato e rosso, panconi rossi
1959-60 – Le626/R – Serie Per Collezionisti CC 2 rotaie – Serie “Limitata” – pantografi di nuovo disegno rossi a croce, tetto grigio opaco e serbatoi rossi, telaio marrone, carrelli marroni con balestre rifinite in rosso a motivo “zig-zag”, biella e finestrini ciechi laterali in argento, panconi con targhe rosse e scritte serigrafate in bianco “e626 001”, tutti i corrimano presenti, doppia illuminazione con il senso di marcia, respingenti fissi neri dell’ultimo tipo, nuovi ganci ad uncino, n° di matricola riportato sotto il carrello
Mercato Estero Come altri modelli, anche le E626 sono state commercializzate all’estero, talora in versioni identiche (esteticamente) alle italiane, talaltra in varianti proposte specificatamente per un determinato Paese. La serie /V è quella che, esordendo nel 1952 all’estero, fu la più diffusa e la più ricca di varianti estere. Di seguito le rare versioni di cui si è a conoscenza. Le626/V -Vers. Nera: in bachelite nera non verniciata, tetto argento e rosso – 1952 CC 2 rotaie -Vers. Rossa: in bachelite rossa non verniciata incluso il tetto – 1952 CC 2 rotaie -Vers. Idem alla Le626/V italiana – 1952-55 CC 2 o 3 rotaie
Penisola Scandinava 1948 – Serie Normale AC 3 rotaie – in bachelite rosso mattone, tetto opaco e rosso
USA 1948-50s – idem Serie St48 Italia CC 2 rotaie (AC 3 rotaie on request)
Inghilterra 1952-53 – Le626/R – idem Serie Rossa CC 3 rails “suitable for Hornby Dublo” (Foto XIX) 1952-55 – Le626/V – idem Serie /V CC 3 rails “suitable for Hornby Dublo”
Benelux 1952 – idem Serie Rossa CC 2 rotaie – livrea verde, tetto metallizzato e rosso, rifiniture in rosso
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Andrea Ferrari è autore del libro: RIVAROSSI - L’evoluzione dei primi modelli delle FF.SS.
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