LE CARROZZE DI III CLASSE DELLE F.N.M

Evoluzione dei modelli prodotti da Rivarossi dal 1957 al 1990

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di  OLIVIERO LIDONNICI

 

SECONDA PARTE: LA CARROZZA SERIE C. 501 E LA CARROZZA MISTA SERIE C.D. 601

 

 

 

 -  La carrozza serie C.501 delle FNM, appare, per la prima volta, sul catalogo del 1960, come “novità”, con il codice V 501. Monta lo stesso telaio (modello 1959) della carrozza C.351 (V 351) e del bagagliaio D.651 (V 651) con i ceppi dei freni e le scalette a tre gradini.

 -  Nota: si puntualizza che non esistono modelli di queste carrozze privi della riproduzione dei ceppi dei freni, come invece era avvenuto per i modelli di C.351 e D.651.

 

 

 

CATALOGO 1961

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  - Nel catalogo del 1961 ritroviamo la carrozza serie C.501 ma al codice originale (V 501) si sovrappone il nuovo codice 2502 che identificherà questo modello, fino al 1964/65.

 -  Come “Novita” appare una nuova carrozza FNM: il  modello della serie CD.601 con codice numerico 2504; è una carrozza mista bagagliaio/postale-passeggeri. Il modello mantiene ancora il telaio con i tre gradini (uno ricavato nello stampo dello stesso telaio piu aggiuntivo con due gradini) e le ruote e gli agganci, comuni alle altre carrozze FNM, in catalogo nel 1959 e nel 1960.

 

 

 

 -  Viene inoltre inserito, nel catalogo ’61, il convoglio 40113 (Serie rr) composto da una  carrozza, serie C.501 e una, serie C.D. 601, al traino di una locomotiva a tre assi “Castano”. Tutti e tre i modelli sono in versione economica: realizzati in plastica verde, non verniciata, privi di tampografie e poveri di accessori.

 

 

-  Come spesso avviene per i convogli di fascia economica, i rotabili vengono indicati con definizioni generiche, senza specificare il modello reale che riproducono. È comunque facile riconoscere (da destra a sinistra) la locomotiva-tender a vapore “Castano” tipo 270 delle F.N.M. e le carrozze  di III classe, serie CD 601 e C 501.

 

Caratteristiche che distinguono le carrozze della confezione 40113 rispetto alla produzione precedente (e successiva):

-    Telaio tipo 1959 con un solo gradino (non essendo montato l’aggiuntivo col secondo e terzo gradino)

-    Ruote economiche in plastica nera senza cerchiatura metallica.

-    Cassa in plastica verde (non verniciata) ma con imperiale verniciata in grigio ardesia.

-    Assenza delle tampografie.

 

Si mantengono gli agganci interamente metallici con mollone tendiganci ( verranno modificati nel 1965/66)

Nota bene: il convoglio 40113 è rimasto in catalogo per un solo anno.

 

 

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CATALOGO 1962/63

 

  - Nel catalogo del 1962/63 si mantengono immutate le caratteristiche dei “modelli” 2502 e 2504, invece nella Serie rr, il convoglio 40113 viene sostituito da un prodotto, se possibile, ancora più economico e semplificato del suddetto: l’art. 40117.

 

-   La locomotiva-tender a vapore “Castano” tipo 270 delle F.N.M. della confezione 40113 viene sostituita nella 40117, da una locotender di fantasia 0-2-0,  in plastica verde. Le due carrozze sono ancora la C.501 e la C.D.601 ma ulteriormente impoverite dalla mancanza della verniciatura grigia dell’imperiale, presente nei modelli della confezione 40113.

Queste carrozze “tutte verdi” e senza vetri ai finestrini, spesso si trovano singolarmente, in vendita, nei mercatini o sul Web (vedi riquadro in alto a destra nella foto precedente).

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CATALOGO 1965/66

 

-        Nel 1965, per la prima volta, vengono proposti i due modelli, completi di arredamento interno. I codici vengono cambiati: la carrozza serie C.501 assume il codice 2528 e la C.D.601 il 2529.

-        Restano in catalogo i modelli 42502 e 42504 che erano presenti già nei cataloghi del 1963 e del 1964 nella serie rr. Vengono definiti modelli “semplificati” e saranno riproposti anche nel 1966/67. Nei cataloghi del ‘65 e del ‘66 non ne viene mostrata la foto. Resta il dubbio se siano stati riproposti semplicemente i vecchi modelli in configurazione 1963, (resti di magazzino da smaltire?), oppure siano modelli col nuovo telaio 1965, solo privi dell’ arredamento interno.

 

 

 

 -  Oltre all’arredamento interno, le due carrozze vengono rinnovate con un telaio modificato, nuove ruote, nuovi agganci e targhe a rilievo, tampografate sulle casse.

Il nuovo telaio, che viene utilizzato anche per la carrozza C.351 (art. 32501) ed il bagagliaio D.651 (art. 32503) non si può considerare un miglioramento dal punto di vista formale-modellistico, infatti, per risparmiare, vengono eliminati gli aggiuntivi delle scalette a tre gradini e si ricavano due soli gradini direttamente nello stampo del telaio, economizzando così, sul montaggio. Inoltre non vengono realizzate le passerelle tra i respingenti che erano sempre state riprodotte nei vari modelli, fino al 1963/64.

- Nota: la plastica del telaio ( e delle ruote) 1960/64 era di colore nero mentre quella del 1965 è grigio-ferro.

 -  Verso la metà degli anni Sessanta, quasi tutta la produzione di rotabili Rivarossi, era stata aggiornata con nuove ruote e agganci in plastica, conseguentemente anche le carrozze F.N.M. vengono adeguate coi nuovi elementi.

 

 

 -   Nel catalogo 1965/66 le due carrozze vengono illustrate con la nuova targa a rilievo, tampografata in giallo, con la scritta: “Como –VARESE” e si pone in rilievo la presenza dell’arredamento interno che si intravede attraverso i finestrini. Il telaio illustrato invece non sembra aggiornato: presenta un solo gradino (come i modelli semplificati del1961/63) ha ancora gli agganci del tipo interamente metallico e le passerelle. Purtroppo, molto spesso, le illustrazioni dei cataloghi RR non corrispondono esteticamente, al modello in produzione.

 -  Questa illustrazione (vedi esempio in basso) resterà immutata fino al catalogo del 1979/80 compreso. Siamo comunque certi che telai, ruote e ganci vennero cambiati su tutte e quattro le carrozze F.N.M. a metà degli anni Sessanta, come si è visto nell’illustrazione precedente.

 

 

- Nella foto seguente vediamo un esemplare del modello della C.D. 601 del 1965/66 dotata di scalette, ruote e agganci del nuovo tipo.

 

 

 -  I modelli delle carrozze F.N.M.  serie C.501 e C.D.601 manterranno inalterata la configurazione del 1965/66 per oltre quindici anni o almeno fino al catalogo “Novità” del 1980.

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 -  Tra il 1965/66 ed il 1966/67 vengono prodotte, alcune carrozze delle serie suddette, fornite delle usuali tampografie FNM, ma con inedita livrea rossa. Sono in versione semplificata (senza arredamento interno) e con telaio tipo 1965.

 - Attenzione: non bisogna confondere queste carrozze con i modelli “tedeschi” (articoli 63 e 64 1969/1973).

 

 

 -  L’esemplare della foto è probabile che fosse inserito in un convoglio 30125 (1966/67): è dotato di cassa con targhe a rilievo, di scalette e ruote, tipiche della produzione del 1965. Presenta però agganci interamente metallici in uso prima del 1964. Il tetto non è verniciato

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-  Ancora un convoglio, dotato della versione semplificata (configurazione 1965) delle carrozze serie C.501 e C.D.601, in livrea verde:

Serie Giocatreno, art. 505 del catalogo 1977/78

 

 

Se possiamo fidarci dell’illustrazione, le carrozze montano il telaio tipo 1965, con scalette a due gradini.

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CATALOGO NOVITA’ 1980

 

 -  Nel 1980 viene presentata l’ultima evoluzione delle carrozze F.N.M. che resterà in catalogo fino al 1990/91, poi la produzione di questi caratteristici modelli, verrà abbandonata.

Vengono sostituiti i parapetti dei terrazzini con elementi di lamierino traforato, ben più raffinati e realistici dei precedenti e vengono montate le ruote a razze ed il telaio, modificato per ospitare i nuovi ganci intercambiabili.

Le passerelle che erano state eliminate nella versione del 1965, vengono riproposte.

 -  Nota: agganci, telai e ruote sono comuni ai modelli delle C.351 e D.651 che, a loro volta, li avevano “ereditati” dalle carrozze del “Treno della Brianza 1888” (art. 148 del 1978/79).

 -  I codici delle due carrozze, non vengono cambiati ma, per evidenziare il rinnovamento, si aggiunge al codice (del 1965) la barra col numero uno:

 

.    Carrozza tipo C.501………..codice 2528/1

.    Carrozza mista C.P.601…...codice 2529/1

 

 

 

- Le illustrazioni dei cataloghi, questa volta, corrispondono alla reale produzione dell’anno, come appare evidente, nella foto sottostante.

 

 

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GLI AGGANCI

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 -  Un altro elemento che permette di distinguere l’epoca di produzione delle carrozze, è la tipologia degli agganci; ne individuiamo almeno tre: il tipo A (interamente metallico) è utilizzato sui modelli delle carrozze F.N.M. fino al 1964 circa: viene sostituito dal tipo B (forcella metallica e gancio e braccetto in plastica). Questo verrà impiegato fino agli fine degli anni Settanta. Il tipo C (intercambiabile) è tipico dell’ultima produzione 1980/1990 circa ed era presente sul già citato “Treno della Brianza” presentato nel 1978.

 -  Come si può notare l’evoluzione dei sistemi, privilegia la riduzione del numero delle parti e l’economia di montaggio- Nel tipo A, per due ganci occorrevano undici componenti ed era necessario l’uso di strumenti per avvitare e ribattere. Il sistema B si compone di nove parti e non necessita di avvitatore. L’ultimo sistema (C) si può montare a mano ed è composto solo da quattro elementi (due per ogni aggancio).

 

 

 

I COLORI DEI MODELLI

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 -  Puntualizzazione sui colori - I colori delle riproduzioni presentate su questa guida possono trarre in inganno: a parte le atipiche carrozze in livrea rossa del 1966/67, le casse delle carrozze F.N.M. di III classe, sono sempre state colorate in “verde vagone” senza evidenti variazioni cromatiche per l’intera produzione. Anche i modelli economici, non verniciati, sono realizzati con una plastica di colore molto simile al suddetto. Al contrario telai e ruote hanno subito una variazione: fino al 1964 (circa) sono stati realizzati in plastica nera e dal 1965 fino a fine produzione sono color grigio ferro. L’imperiale è verniciata in colore “grigio ardesia”, tranne che in alcuni modelli economici che, non essendo verniciati, mostrano la plastica verde. Al contrario, l’unica versione di carrozza rossa sembra fosse stampata in plastica grigia con le fiancate dipinte di rosso. Nota: si puntualizza che imperiale e cassa di tutti questi modelli, era stampata in un pezzo unico.

 

Riguardo alle ruote, l’evoluzione (a partire dal 1960) segue quella dei modelli delle F.N.M. serie C.351 e D.651 (vedi articolo dedicato alle suddette).

 

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.                Oliviero Lidonnici

 

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