VITI PER TELAIO IN PLASTICA

 LOCOMOTIVA DIESEL AMERICANA DA MANOVRA,

RIVAROSSI ARTICOLO A A/R (1881),  ANNO DI PRODUZIONE 1961.

 

di Gabriele Tidone

 

IL MODELLO FA PARTE DELLA MIA COLLEZIONE DA PIU’ DI CINQUANT’ANNI. AVEVO GIA’ PROVATO IN PASSATO, SENZA MOLTO SUCCESSO, A RESTAURARE I SUPPORTI DELLE VITI DEL CARTER POSTO SOTTO IL TELAIO.                                     

ORA SI E’ RESO DISPONIBILE SUL MERCATO UN NUOVO PRODOTTO DI OTTIMA QUALITA’ PER POTER ESEGUIRE UN  RESTAURO DEFINITIVO.

 

LA VITE POSTERIORE, DI FISSAGGIO DEL GANCIO E DEL CARTER AL TELAIO, NON E’ PIU’ VINCOLATA AL SUO SUPPORTO.

 

VITI, GANCI, CARTER ED ASSI RUOTE CON BIELLISMO VENGONO RIPOSTI IN ORDINE ED AL SICURO IN UN PORTAUOVA.

 

IL SUPPORTO DELLA VITE POSTERIORE E’ ORAMAI INSERVIBILE.

 

IL SUPPORTO DELLA VITE ANTERIORE PRESENTA DIVERSE LESIONI CHE, ANCHE SE CAPILLARI, SONO PROFONDE. PER SICUREZZA, SI E’ QUINDI DECISO  DI RIMUOVERE LE PARTI PIU’ DEBOLI.

 

 

 

 

DAI SUPPORTI DI ENTRAMBE LE VITI SONO STATE RIMOSSE LE PARTI DEBOLI E LESIONATE.

SI E’ QUINDI PROCEDUTO AD UNA LORO COMPLETA RIPULITURA.

 

 

 

IL TELAIO PRESENTA POSTERIORMENTE UNA TRAVERSA INTERMEDIA  D’IRRIGIDIMENTO DOTATA DI UN’ASOLA CHE PERMETTE ALL’INGRANAGGIO DELL’ASSE RUOTE MOTORE DI RUOTARE LIBERAMENTE.

IL FOGLIO DI CARTA BIANCA SERVE SOLO ED UNICAMENTE AD EVIDENZIARE DETTA ASOLA.

 

 

IL CAPPUCCIO DI UN PENNARELLO NERO, GIA’SCARICO ED ORAMAI INSERVIBILE, E’ STATO TAGLIATO PER RICAVARNE  DUE “LUNETTE” DA INCOLLARE AL TELAIO.

 

 

LE DUE “LUNETTE” SONO STATE SALDAMENTE INCOLLATE AL TELAIO CON COLLA CIANOACRILICA.

 

 

STUCCO EPOSSIDICO BICOMPONENTE COLORE NERO, ADATTO PER MODELLISMO. CHI DESIDERASSE MAGGIORI INFORMAZIONI  PUO’ CERCARE IN INTERNET,  SU YOU TUBE,  ALLA VOCE “MILLIPUT EPOXY PUTTY”.

 

LE DUE COMPONENTI DELLO STUCCO SONO STATE PRELEVATE IN PARTI UGUALI.

 

UNA VOLTA MESCOLATO A MANO, LO STUCCO EPOSSIDICO HA LA CONSISTENZA DELLA PLASTILINA, E’ DI COLORE NERO E RIMANE  LAVORABILE PER MEZZ’ORA CIRCA.

 

SONO STATI UTILIZZATI SEMPLICI FIAMMIFERI E STUZZICADENTI PER INTASARE LO STUCCO FIN NEGLI ANGOLI PIU’ DIFFICILI DA RAGGIUNGERE POSTI TRA “LUNETTE” E TELAIO.

 

 

 

LO STUCCO BICOMPONENTE HA RIEMPITO COMPLETAMENTE LO SPAZIO COSI’ PREDISPOSTO.

LA SUPERFICIE, QUANDO LO STUCCO ERA ANCORA IN FASE “PLASTICA”, E’ STATA LEVIGATA CON UNA SPATOLA BAGNATA IN ACQUA.                                                               

LE SBORDATURE SONO STATE RIMOSSE SUBITO DOPO UTILIZZANDO  SPATOLA E  STUZZICADENTI.

 

 

 

ANALOGO PROCEDIMENTO E’ STATO ESEGUITO PER IL SUPPORTO DELLA VITE POSTERIORE.

 

ENTRAMBI I SUPPORTI VITI, GIA’ LEVIGATI  E DI COLORE NERO, FANNO ORA PARTE INTEGRANTE DEL TELAIO SENZA DOVER RIVERNICIARE.

 

DOPO AVER ATTESO UNA GIORNATA, PER CONSENTIRE ALLO STUCCO DI AVER RAGGIUNTO UNA CERTA DUREZZA, SI E’ PROCEDUTO ALLA PERFORAZIONE DELL’ALLOGGIAMENTO VITI.

E’STATO PRIMA POSIZIONATO  IL CARTER AVVITANDO LEGGERMENTE LA SOLA VITE CENTRALE PER UTILIZZARE IL CARTER STESSO COME UNA DIMA. 

SI SONO QUINDI ESEGUITE LE PERFORAZIONI UTILIZZANDO UN TRAPANINO A MANO, PRIMA CON UNA PUNTA DA mm.1,0 DI DIAMETRO E POI RIPASSANDO CON UNA PUNTA DA mm.1,5

SULLE PUNTE E’ STATO PREVENTIVAMENTE APPLICATO DELLO SCOTCH A  MO’ DI FONDOCORSA PER EVITARE DI PERFORARE AD UNA PROFONDITA’ SUPERIORE A QUELLA STRETTAMENTE NECESSARIA PER L’AVVITAMENTO COMPLETO.

LA PROFONDITA’ DI PERFORAZIONE E’ STATA PARI ALLA LUNGHEZZA DEL GAMBO VITI, UGUALI, MENO GLI SPESSORI DEL CARTER E DEL GANCIO.

 

 

IL CARTER, AVVITATO SOLO AL CENTRO, E’ STATO UTILIZZATO COME DIMA PER ENTRAMBE LE  PERFORAZIONI.

 

 

LE PERFORAZIONI SONO STATE ESEGUITE. 

GLI ASSI CON  INGRANAGGI, RUOTE E BIELLISMI SONO IN SEDE. 

GRAZIE ALLA “LUNETTA” POSTERIORE, L’INGRANAGGIO DELL’ASSE MOTORE E’ LIBERO DI RUOTARE  NELL’ASOLA PREDISPOSTA ALL’ORIGINE.

PRIMA DI AVVITARE COMPLETAMENTE IL CARTER CON I GANCI, ASSI ED INGRANAGGI SONO STATI LUBRIFICATI CON OLIO DI VASELINA ED E’ STATA VERIFICATA  L’ASSENZA DI INCEPPAMENTI DANDO CORRENTE AL MOTORE E MANTENENDO PROVVISORIAMENTE FERMO IL CARTER CON UN DITO.

 

 

LE VITI DEI GANCI SONO STATE SERRATE SENZA UTILIZZARE IL BANCO PROVA MA  MANTENENDO IL MODELLO NEL PALMO DI UNA MANO ED IL CACCIAVITE NELL’ALTRA.

IN QUESTO MODO SI PUO’ AGIRE CON UNA CERTA FORZA SULLE VITI, SENZA SPINGERE PERICOLOSAMENTE SUL TETTO DEL MODELLO, CONSENTENDO ALLE VITI AUTOFILETTANTI STESSE DI FARSI STRADA NELLO STUCCO.

 

 

ATTREZZI E COMPONENTI UTILIZZATI.

 

 

BELLA E PERFETTAMENTE FUNZIONANTE !

GRAZIE PER AVERMI SEGUITO

 

 

04 MARZO 2017

 

 Gabriele Tidone

 

Tecnica

Manutenzione