A proposito di Rivarossi “non originali”
(di Giorgio Giuliani)
Ho avuto alcune segnalazioni a proposito di locomotive Rivarossi “non originali” in quanto in scatola blu AHM, quindi cercherò di chiarire chi fosse AHM e i rapporti fra le due ditte.
AHM era il distributore americano di Rivarossi, un mercato importantissimo e un cliente fondamentale per la ditta di Como: negli anni ’70, l’80% della produzione era per il mercato americano e quindi distribuita da AHM. AHM chiedeva a Rivarossi di fornire i suoi prodotti in scatole marcate AHM, che Rivarossi faceva produrre alla Testoni di Como, la stessa ditta che realizzava anche le scatole rosse per la Rivarossi stessa. AHM non era un produttore, ma un importatore di treni elettrici e presentava tutti i prodotti che commercializzava col proprio marchio in quanto nel dopoguerra la H.I.A. potente associazione di fabbricanti di giocattoli americana aveva posto una tassa su ogni nuova marca straniera presentata alle fiere di settore, per scoraggiare l’importazione di "giocattoli" dall’estero e favorire il made in USA (per altro con scarsissimo successo). Quindi gli importatori di giocattoli per evitare di pagare questa “taglia” cominciarono a presentare tutti i prodotti che commercializzavano col nome della ditta importatrice. Nel caso specifico AHM commercializzava treni Rivarossi, Roco, Mehanotehnika, giapponesi, ecc. tutti in scatole AHM. Ma gli articoli presentati erano sempre marcati Rivarossi made in Italy, Roco made in Austria, Tempo o RSO (Mehanotehnika) made in Yugoslavia, ecc. Le locomotive Rivarossi in scatola AHM sono quindi Rivarossi made in Italy, fatte e finite come tutti gli articoli che l’azienda di Como produceva per gli altri paesi europei e del mondo, anche se potevano esserci versioni semplificate come la Light Pacific o alcune loco con biellismi semplificati. Ma a parte queste versioni in stile serie rr l’unica differenza era che per il mercato americano montavano ganci NMRA e per quello europeo i classici ganci a occhiello o quelli più semplici col solo gancio verticale. Per altro i ganci erano montati in fabbrica a Como e ovviamente erano intercambiabili: questo per una migliore standardizzazione produttiva. Confezione con ganci a occhiello - con aggancio del tipo "vecchio", anni 60-70: NMRA e a occhiello - con aggancio rapido: europeo semplice, NMRA, a occhiello Come accennato, AHM importava treni elettrici da tutto il mondo, quindi i treni in scatola AHM non sono sempre Rivarossi, ma quelli Rivarossi in scatola AHM ovviamente lo sono. Una nota a parte merita la annosa questione Rivarossi-Mehanotehnika (ora Mehano) in cui AHM ha avuto un ruolo non marginale. In questo caso effettivamente compaiono modelli che ho definito "ambigui" in quanto o copiati da quelli Rivarossi o realizzati da Mehanotehnika per Rivarossi. Come sapete ho realizzato una Storia della Rivarossi costruita su interviste con ex-dipendenti e dirigenti della ditta, e i rapporti con l’azienda slovena sono spesso venuti alla luce. Ma ciò non ostante questi rapporti erano così complessi e articolati che non sono riuscito a definirli con chiarezza. Presento alcuni stralci della mia tesi che aiutano a capire il triangolo Rivarossi-AHM-Mehanotehnika |