EDIFICI RIVAROSSI - MODITAL

di Oliviero Lidonnici 

LA STAZIONE DI BELLARIA

 

Negli anni Cinquanta Rivarossi commercializzò una simpatica stazione di campagna, di prezzo contenuto, adatta a plastici di piccole e medie dimensioni, che tenne in catalogo per quasi dieci anni: la stazione di Bellaria.

Dalle proporzioni e dalla disposizione degli infissi, Bellaria dimostra una certa somiglianza con un precedente edificio realizzato in scala 1:78, illustrato nei cataloghi RR del 1947 e del 1948 e denominato, in modo generico: “Stazione di campagna”.

La miniatura venne prodotta con proporzioni leggermente diverse anche nel 1950 e comunque sempre identificata con la sigla S 043.

A pianta rettangolare, due piani con tetto piramidale e comignolo, presentava sei aperture, munite di persiane, sul fronte e sul retro e due su ognuno degli altri lati.   

Tutte caratteristiche (forma del tetto a parte) che ritroveremo nel modellino di Bellaria presentato per la prima volta nel catalogo del 1952.

Una curiosità: si noti, alla sinistra della porta centrale, un piccolo parallelepipedo sormontato da un disco (probabilmente vuole rappresentare un dispositivo di allarme a campana). Realizzato, in modo molto spartano: con una puntina da disegno infissa in un pezzo di listello di legno dipinto (probabilmente in rosso); lo ritroveremo identico, nella miniatura del “Posto di blocco piccolo” (codice S 047) prodotto a partire dal 1950 e sempre presente nella successiva versione modificata nel 1952 (codice S 05) e  rimasto in produzione fino al 1959 (vedi foto a lato).

 

 

Finalmente, nel catalogo del 1952, la Stazione di campagna viene sostituita dalla stazione di Bellaria (cod. S 03).

Come abbiamo detto, presenta lo stesso numero e disposizione di  infissi con persiane e copertura a tetto con comignolo.

 

Il tetto presenta però solo due falde con copertura ondulata (in modo esagerato!) e al piano terreno le finestre sono sostituite da porte tutte uguali. Le finestre sono invece realizzate in due versioni: con persiane aperte e persiane chiuse.

 

Sul catalogo del 1952 si nota che lo stesso tipo di porte e finestre sono state utilizzate anche nelle stazioni di Cecina (cod. S 04) e di Doriano (cod. S 05) .

Il fabbricato poggia su una base di masonite, dello spessore di 4mm e delle dimensioni di cm. 15x11, dipinta di grigio.

Le pareti sono in cartoncino ricoperte da carta stampata (prodotta dalla Faller) che riproduce un muro di mattoni rossi.

Sul lato destro si allarga un piccolo spiazzo protetto da una rozza staccionata e caratterizzato dalla miniatura di una fontana.

 

 

 

 

 Nel 1954 Bellaria subisce una prima importante evoluzione:  l’improbabile tetto di cartone ondulato, viene sostituito con la riproduzione schematica, ma efficace, di un manto di copertura a tegole marsigliesi, in materiale plastico.

    Viene mantenuto il disegno “a croce” di finestre e porte: Scompaiono le persiane che affiancavano le porte del piano terreno: queste ultime, sono coronate da un elegante archivolto a sesto ribassato e non sono dipinte. Oggi le vediamo ingiallite dal tempo ma in origine erano bianche.

 

  In catalogo 1954, troviamo lo stesso stampo di porte anche nella piccola stazione di Alzate (cod. S 01) oltre alle già citate Cecina e Doriano,

 

  

Nel 1956 appare la versione definitiva, che verrà mantenuta fino alla fine, arricchita solo dall’aggiunta dei pluviali che troviamo a partire dal 1957.

 Rispetto alla modello del ’54, il tetto è più ampio e sporgente, la base è più alta (passa da 4 ad 11 mm.) con la

superficie ricoperta da un velo di sabbia incollata e colorata che simula uno strato di ghiaia.  La rozza staccionata è sostituita da un’altra, più sottile ed elegante, realizzata in materiale plastico dalla ditta Faller. 

 La linea di attacco tra pareti e pavimentazione viene nascosta da un po’ di flock1 verde per mascherare le imprecisioni dell’incollaggio del cartoncino sull’ineguale strato di sabbia.

 

 1 segatura grossolana di legno, dipinta ed incollata, per simulare l’erba.

 

MATERIALI E STRUTTURA DELLA MINIATURA (1957-1959)

 

La base (cm. 14,8x10,9 /alt. 11mm)  è composta da una tavoletta di compensato da 3mm incollata su quattro listelli di legno (mm 16x8). Al centro della base è aperto un foro per l’eventuale illuminazione mediante lampadina a basso voltaggio; lo zoccolo è dipinto in  grigio opaco. La superficie della base, sul lato prospiciente il binario, ha una fascia larga circa 7mm. dipinta con la stessa vernice dello zoccolo; la zona intorno al fabbricato è trattata con un leggero strato di sabbia incollata e dipinta in colore avorio.

Le pareti sono in cartoncino ricoperto da carta stampata a mattoni rossi; all’interno, il cartoncino è irrobustito da listelli di legno incrociati ed incollati (vedi disegno in basso). Porte e finestre sono in polistirolo bianco. Solo le persiane sono dipinte (in verde scuro opaco).

Il tetto a due falde, con la riproduzione di copertura in tegole marsigliesi, è in polistirolo bianco dipinto in rosso scuro; il comignolo è un blocchetto di legno, coperto da due spioventi, di cartoncino piegato, dipinto con lo stesso colore del tetto.

La fontana è realizzata con un materiale friabile fibroso: probabilmente cartapesta dipinta a smalto opaco verde (come le  persiane) con vasca e cannella in argento opaco.  

La piccola staccionata è in plastica bianca (produzione Faller) e i pluviali sono in plastica marrone.

 

  Una curiosità:   la disposizione delle finestre con le persiane aperte o chiuse e la posizione dei pluviali è casuale e non è uguale in tutti gli esemplari prodotti, anche nello stesso anno (confronta la foto in BN del catalogo soprastante con le foto a colori in basso e con  le foto dei plastici RR d’epoca).

 

FOTO DELLA STAZIONE DI BELLARIA (1958)

Link al sito Pescarafer dove scaricare i files per ricostruire l'edifico in cartoncino: http://www.apud.it/pescaraferr/mrr/bellaria.asp

 

Produzione Edifici Modital