I CARRI MERCE

(di Gianni Carrara)

 

La Serie 300

I carri della serie 300 sono probabilmente i più conosciuti nella produzione Pocher, soprattutto per l’introduzione di una vasta gamma di carri chiusi. Viene abbandonato il metodo di porre semplicemente carichi diversi su un pianale standard per creare modelli più complessi e più rispondenti al reale; dopo una serie di carri chiusi italiani, poco plausibili e tutti ricavati dallo stesso modello base, ciò che veramente caratterizzò il mondo Pocher fu la riproduzione di modelli, finalmente corrispondenti a carri reali, provenienti da ferrovie nord europee e, principalmente, scandinave.

Al di là dello spunto commerciale di affrontare mercati inusuali, dal punto di vista fermodellistico questi nuovi carri portarono una nota di colore nelle solite sfilate di carri merce marrone.

La serie 300 è anche importante perché ebbe un forte riscontro nella produzione Rivarossi dopo la fine di Pocher.

 

I carri della serie 300 furono proposti con diversi tipi di telaio, genericamente si possono identificare due lunghezze base di telaio: circa 100 mm e 130mm.


I telai di circa 100 mm. a loro volta furono prodotti in cinque diverse varianti e, date le numerose varianti di ciascun carro, risulta pertanto estremamente difficile abbinare il corretto telaio ciascun tipo di carro.

Nelle immagini che seguono verranno presentati i vari telai in abbinamento ai carri in cui furono più comunemente presenti, ricordando però che ciascun carro può essere esistito anche con altri telai.

 

Il telaio da 130 mm. è il più conosciuto perché utilizzato nell’abbondante produzione di carri nord-europei; a sua volta questo telaio fu prodotto in due versioni pre o post 1964.

 

Ecco il telaio da 130mm. nella versione iniziale:

 

A partire dal 1964 i carri con telaio da 130 mm subirono alcune importanti modifiche.

La plastica degli stampi cambiò drasticamente con l’adozione di materiali dell’aspetto più lucido e giocattolesco, ne soffrirono soprattutto i telai che originariamente, anche al tatto, davano l’impressione di essere in metallo.

l cambiamento più evidente, che aiuta ad individuare immediatamente i modelli post 1964, fu il disegno totalmente nuovo del telaio, che comunque rendeva i modelli più aderenti al reale.


 

 

Ecco la sequenza dei carri prodotti

 

Articolo 301 (1956) – Carro merci a sponde basse tipo P

 

Questo telaio fu applicato ai carri pianale e ai carri FS tipo F di prima produzione

 

 

Articolo 302 (1956) – Carro a sponde basse con faro illuminante

 

Vista inferiore con il pattino per la presa di corrente del faro, versione per tre rotaie.

Il telaio è ottenuto modificando il telaio applicato alle seconde versioni dei carri pianale e dei carri FS tipo  

 

 

Articolo 303 (1956) – Carro a sponde basse con gru

 

 

Articolo 304 (1956) – Carro chiuso FS tipo F colore rosso vagone, con portellone aperto e omino

Come curiosità, l’omino era verniciato solo sul davanti, il che fa pensare che fosse incollato prima della chiusura del carro.

 

Tipico telaio utilizzato nei carri pianale e dei carri FS tipo F di seconda produzione.

 

 

Articolo 305 (1956) – Carro chiuso FS tipo F colore nero seppia, con portellone aperto e omino

 

 

Questo telaio fu applicato ai pianali  art. 301, 302 e 303 e ai carri FS tipo F di prima produzione

 

 

Articolo 306 (1956) – Carro chiuso FS tipo Hg colore panna

 

 

Articolo 307 (1956) – Carro chiuso FS tipo Hg colore alluminio

 

 

Articolo 308 (1957) – Carro chiuso FS tipo F colore rosso vagone

  

 

Articolo 309 (1957) – Carro chiuso FS tipo F colore nero seppia

 

 

 

Articolo 310 (1957) – Carro chiuso FS tipo F colore rosso vagone con lanterna di coda

 

 

Vista inferiore con il pattino per la presa di corrente della lanterna, versione per tre rotaie

 

 

Vista dell’interno del carro. Il tetto, normalmente incollato alla cassa, è trattenuto da due molle a lamina. Il cilindro trasparente sotto la lampadina fa corpo unico con la lanterna esterna a cui trasmette la luce; si noti la lamina isolante sotto la lampadina, probabilmente di mica.

 

 

Articolo 311 (1957) – Carro pianale svizzero con carico di due contenitori per cemento

 

Il telaio è identico a quello della Serie 100 da 100 mm.

 

 

Articolo 312 (1957) – Carro frigorifero SJ “Thermotransport”

Il capostipite dei famosi carri chiusi nord-europei Pocher che rimase in produzione fino alla fine del marchio, caratterizzato dalla finezza dei dettagli. Prodotto in tre varianti.

 

La prima versione è l’unico modello prodotto con il telaio da 100 mm. I compressori erano presenti su entrambi i frontali del carro.

 

Telaio analogo a quello della serie 100 da 100 mm.

 

La successiva versione con il telaio standard da 130mm.

 

La versione post 1964, si noti che in questo modello i colori della cassa sono stati invertiti.

 

 

Articolo 313 (1958) – Carro frigorifero “Interfrigo” delle Ferrovie Belghe

 

Lo stesso codice ma con marchio DB, mai apparso a catalogo.

 

 

Articolo 314 (1958) – Carro coperto “Felix” delle Ferrovie Svedesi

 

 

Articolo 315 (1958) – Carro coperto “Akerlund & Rausing” delle Ferrovie Svedesi

 

 

Articolo 316 (1959) – Carro coperto FS tipo F “Gondrand”

 

 

Articolo 317 (1959) – Carro frigorifero “Scan” delle Ferrovie Svedesi

 

 

Articolo 318 (1959) – Carro frigorifero “Rimfo” delle Ferrovie Svedesi

 

 

Articolo 319 (1959) – Carro frigorifero tipo He delle Ferrovie Svedesi

 

 

Articolo 320 (1959) – Carro frigorifero “Carlsberg” delle Ferrovie Danesi

 

Telaio uguale a quello degli articoli 324 e 326.

 

 

Articolo 321 (1959) – Carro coperto “Milda Tre Ess” delle Ferrovie Svedesi

 

Il carro aveva le due fiancate con iscrizioni diverse.

 

 

 

Articolo 322 (1960) – Carro frigorifero “Bell” delle Ferrovie Svizzere

 

 

Articolo 323 (1960) – Carro frigorifero “Gelati Motta” delle FS

 

 

Articolo 324 (1960) – Carro frigorifero “Pschorr-Brau” delle Ferrovie Tedesche

Telaio uguale a quello degli articoli 320 e 326.

 

 

Articolo 325 (1960) – Carro coperto “Fruktnorlin” delle Ferrovie Svedesi

 

 

Articolo 326 (1960) – Carro frigorifero “Tuborg” delle Ferrovie Danesi


Telaio uguale a quello degli articoli 320 e 324.

 

 

Articolo 327 (1962) – Carro coperto “Eve” delle Ferrovie Svedesi

 

 

Articolo 328 (1962) – Carro coperto “Findus” delle Ferrovie Svedesi

 

 

Articolo 329 (1966) - Carro pianale con contenitori delle Ferrovie Svedesi

L’ultimo modello della serie 300, prodotto solo con telaio post 1964 e inusuale per la colorazione del telaio. L’unico carro della serie 300 prodotto con solo ganci Rivarossi

 

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