Automotrice ALn 772 FS "Littorina"
Automotrice diesel delle FS
Lunghezza modello 24,5 cm Prodotta da Rivarossi dal 1952 al 1959
La Littorina dI Rivarossi (Gabriele Montella) Il passaggio dagli anni ’40 agli anni’50 segna una svolta per l’attività di Rivarossi. Si trattava di scegliere se restare nel tranquillizzante settore del giocattolo di lusso o se innovare la tecnologia per affrontare appieno la concorrenza, tedesca soprattutto, entrando nel settore del femodellismo vero. Fortunatamente per noi Rivarossi scelse la seconda strada e subito se ne avvertirono le conseguenze. Sono di quegli anni infatti l’applicazione delle micromolle per i carrelli e il soffietto di gomma per le carrozze, ma soprattutto l’adozione del motore a cuscinetti con trasmissione in bagno d’olio. Tale motore infatti oltre che essere di dimensioni ridotte ed estremamente affidabile permetteva soluzioni modellistiche di grande pregio. Poteva evitare la foratura delle carrozzerie per l’alloggiamento dei tappi delle spazzole, permetteva di eliminare gli antiestetici ingranaggi a cascata dei carrelli motore e (perché no?) poteva limitare la velocità delle motrici con tutto rispetto della verosimiglianza. Cominciò quindi una graduale rimeditazione del catalogo partendo dal locomotore E 424, poi divenuto un classico di Rivarossi restando in produzione per trent’anni, e dalla Littorina, non più indicata solo col soprannome, ma anche col nome ufficiale: ALn 772. Questo fu il risultato: (Cortesia del Gruppo Fermodellistico 835.114 di Salerno) Erano modelli di estrema raffinatezza verniciati a mano, come si può vedere dalle piccole sbavature di rosso. Erano riportati in rilievo le cornici della porte, le maniglie e il mancorrente per la salita dei passeggeri. Straordinario era poi il particolare della piccola grondaia sull’architrave. Poco ci importa ora che fossero visibili all’interno il motore e la zavorra: anche taluni orologi di raffinata fattura hanno il fondello trasparente per farne ammirare il movimento…. Non a caso nel 1959 fu il primo modello ad essere inserito nella Serie per collezionisti
(testo di Gabriele Montella)
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