Carri Italiani Cisterna
La prima cisterna fu presentata nel supplemento n.1 al catalogo 1948 nell'attraente cromia gialla di Shell. Botte in metallo, passerelle, mancorrenti e scalette in lamierino tranciato, respingenti molleggiati, decals e telaio in bachelite, questo, in sintesi, il primo modello. Come ovvio identificava i prototipi allora più diffusi (due assi a cisterna bassa) mentre nel passaggio alle termoplastiche si prenderà spunto da prototipi con cisterne più capienti, sempre però con notevole approssimazione fermodellistica. Ovviamente i carri si prestavano ad essere decorati, come nel mondo americano, nelle più disparate livree, non sempre corrispondenti a verità, ma che comunque permettevano economici rinnovamenti grazie alle sgargianti cromie. Rimasero inalterati per più di 20 anni diventando gradualmente anacronistici ed irreali ma riuscendo ancora a trasformare qualunque convoglio in un “convoglio Rivarossi”. Una volta di più i fermodellisti italiani rimasero delusi dalla mancanza di realismo che con il passare del tempo diveniva sempre più evidente. Avrebbero dovuto attendere almeno la prima metà degli anni '70 per avere una corretta riproduzione dei prototipi serie Mp e Uh. Le cisterne a carrelli invece (Bz – 1952), assolutamente fantasiose e realizzate assemblando svariata componentistica, viaggiavano addirittura su carrelli di tipo americano. Le incongruenze modellistiche non furono risolte neanche nelle nuove versioni (Mpz - 1960) che, pur nel loro fascino, si appoggiavano addirittura su pianali a carrelli tipo Poz. Ma fu l'anno 1952 che produsse invece le tre più affascinanti e caratteristiche cisterne RR, splendide nella loro originalità: la Mbe dalla delicata colorazione grigia con fascia centrale nera, perfetta ed affascinante nella versione con garitta, la Mp41 dal doppio serbatoio, nella sua caratteristica colorazione rossa e nera e la Mp con le sue sei botti grige. In modi e combinazioni diverse furono dotate anche di garitta, che le resero ancora più attraenti o per lo meno più simili ai prototipi a cui si riferivano. Le cisterne Mp e Mp41 furono anche accorpate al catalogo Trix |