AHM, GHC, IHC

Negli anni ’50 a Philadelphia, Bernie Paul fondò la GHC-H0 Train Company (General Hobbies Corporation) che importava treni elettrici dal Giappone e alcuni impianti Rivarossi.

Probabilmente collaborava con la Aristo-Craft dei fratelli Polk di New York, che era allora distributore di Rivarossi per gli USA.

Per aggirare una norma dell’associazione dei produttori di giocattoli americana H.I.A., che per limitare l’importazione di marche straniere tassava ogni nuovo marchio presentato alle fiere di settore, i modelli erano venduti marcati GHC ( e non col nome del vero produttore.

Treno di produzione giapponese commercializzato dalla GHC di Philadelphia

 

Impianto completo Rivarossi databile alla fine degli anni '50 e inscatolato e commercializzato dalla GHC di Philadelphia

All’inizio degli anni ’60 da questa prima ditta nacque la AHM (Associated Hobby Manufacturers) come "subsidiary di GHC". Sotto la nuova denominazione e guidata sempre da Bernie Paul proseguì l’importazione di giocattoli tecnologici dall’Europa e da Hong Kong: Rivarossi, Rossler/Roco, Minitrains, Mehanotehnika, erano alcune della marche importate con enormi volumi di vendite.

                          

   

La prima "Scatola blu" AHM riconoscibile dal lla presenza dell'immagine col frontale della Rivarossi 0-8-0 e il logo AHM su campo bianco.

 

Il secondo tipo di "Scatola blu" col nuovo logo AHM. Il produttore è chiaramente indicato .

 

Nel 1981 la AHM fallì e Bernie Paul fondò la IHC (International Hobby Corporation), sempre col medesimo tipo di commercializzazione, ma probabilmente anche in America il mercato era cambiato e le importazioni riguardavano ora prevalentemente materiale Mehano, più economico, mentre calò drasticamente l’importazione di materiale Rivarossi.

Sono di questo periodo i modelli della locomotiva elettrica GG1 e diesel E-8 cloni di quelli Rivarossi.

Scatola IHC degli anni '90 (made in Slovenia e non Yugoslavia) con una E-8 clone dello stesso modello Rivarossi

Attualmente la IHC è ancora in attività, ma ben lontana dai fasti degli anni 60/70.

 

 

AHM e Rivarossi

AHM (Associated Hobby Manufacturers) di Bernie Paul è stato per anni l’importatore americano di Rivarossi  Ebbe una parte fondamentale nelle vicende dell’azienda di Como, fu merito di AHM l’esplosione commerciale di Rivarossi sul mercato americano e fu anche  per causa del fallimento di AHM che Rivarossi nel 1981 andò in amministrazione controllata.

La ditta lariana dopo aver abbandonato il primo importatore americano Aristo-Craft alla fine degli anni ‘50, iniziò la lunga collaborazione con Bernie Paul prima tramite GHC-HO Train Company che nei primissimi anni ’60 divenne AHM. Grazie a AHM e Bernie Paul (ma con un rapporto che era troppo vincolante per Rivarossi) il mercato americano divenne quello principale assorbendo l’80% della produzione.

Dopo i gravi problemi economico-finanziari che colpirono entrambe le ditte all’inizio degli anni ’80, la collaborazione riprese con la nuova azienda di Bernie Paul denominata IHC (International Hobby Corporation), ma in tono ridotto, fino alla definitiva rottura dei rapporti negli anni ’90 dopo una lunga causa giudiziaria vinta da Rivarossi e il passaggio al nuovo distributore Model Expo.

 

Le "Scatole Blu" AHM AHM e Mehanotehnika Rivarossi e Mehanotehnika I modelli "ambigui"
 
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