Aristo-Craft
Il primo importatore USA
I fratelli Polk di New York erano distributori di giocattoli tecnologici fin dagli anni '30.
Già durante la seconda guerra mondiale avevano un loro catalogo di treni elettrici in scala H0. Nell'immediato dopoguerra, probabilmente alla campionaria di Milano contattarono Alessandro Rossi e gli proposero di realizzare la 0-4-0 Dockside. Ricorda a proposito Alessandro Rossi: "Era stata proposta dal nostro importatore americano. C’era la richiesta di una macchina versatile adatta anche per piccoli impianti. La prima realizzazione di questa locomotiva era brutta, era stata desunta dalle foto, senza disegni originali. La seconda invece non era male" Iniziò una proficua collaborazione che durerà fino alla fine degli anni '50. Rivarossi è molto attenta al mercato statunitense: il dopoguerra italiano era di miseria per molti e il miracolo economico era ancora lontano, mentre gli USA erano usciti dalla guerra con un'economia molto forte. Sicuramente all'epoca era un mercato più promettente di quello europeo. Molti fra i primi modelli usciti dalla fabbrica di Sagnino erano per il mercato americano: la Dockside nel 1947, la Haiwatha nel 1948, la Atlantic 4-4-2 nel 1952, nata proprio per l'America e poi italianizzata come Gr 221, la Diesel Fairbanks-Morse sempre nel 1952. Nel catalogo 1952 su dieci modelli di locomotive quattro sono americani. In questo periodo i fratelli Polk fondano l'Aristo-Craft Distinctive Miniatures come marca per commercializzare i prodotti importati. L’associazione dei produttori di giocattoli americani H.I.A., per limitare l’importazione di marche straniere aveva stabilito di tassare ogni nuovo marchio presentato alle fiere di settore. e gli importatori per aggirare questa "taglia" cominciarono a presentare tutti i prodotti importati col loro marchio: i Polk con Aristo-Craft, Bernie Paul con GHC e poi AHM, ecc. Per tutti gli anni '50 la collaborazione fra le due ditta continuerà e sarà grazie a Nathan Polk che nel 1957 la Lionel, fondata nel 1900 e pioniera del treno elettrico, chiederà a Rivarossi di fornirgli i rotabili per entrare nel settore H0.
Il catalogo Aristo-Craft del 1958 mostra ancora la presenza dei modelli di Como di cui elogia la grande qualità.
Verso la fine del decennio si concluse la collaborazione con Aristo-Craft: Bernie Paul di Philadelphia aveva fatto una offerta che Rossi non poteva rifiutare. Così si chiuse la prima fase americana di Rivarossi e iniziò la lunga collaborazione con Bernie Paul, prima come GHC-HO Train Company (di cui ci sono poche tracce) che importava impianti completi serie "rr", e poi come AHM. |
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